IL SEGRETO DEL SUCCESSO: RINNOVARSI OGNI GIORNO
di Cristina Santini
Aprile ricco di appuntamenti che si è concluso con due webinar sul marketing del vino, il 21 e 28 aprile, organizzati dalla Delegazione Storica Fisar Roma e Castelli Romani in collaborazione con la Delegazione Fisar Teramo. Protagonisti delle due serate sono stati Slawka G. Scarso, esperta di marketing enogastronomico e autrice di numerosi libri sull’argomento, e due aziende affermate nel panorama enologico Internazionale: la Carpineto Grandi Vini di Toscana, con il contitolare Antonio Michael Zaccheo ospite nella prima serata, e la Valdo Spumanti, con Matteo D’Agostino Global Service Marketing Manager dell’Azienda ospite nel secondo appuntamento. Entrambi i webinar, oltre la parte didattica in senso stretto, hanno avuto anche una sessione pratica di degustazione con i vini delle due aziende recapitati a tutti i partecipanti tramite il partner operativo Tannico.
PRIMO WEBINAR
Tema della prima serata è stato il marketing del vino inteso come strumento per attuare tutte quelle strategie atte a soddisfare determinati bisogni dei consumatori attraverso l’offerta di un prodotto o servizio. Quindi un vero e proprio alleato da sfruttare nei vari processi di produzione, distribuzione, strategie di prezzo e promozione del prodotto/servizio ai fini della fidelizzazione del cliente. Il mercato del vino è un mercato frammentato di produttori, etichette, ma anche di vitigni, soprattutto gli autoctoni, che vanno raccontati e saputi raccontare. Questo per il nostro Paese è un grande vantaggio in termini di competitività, un grande punto di forza nei confronti dei competitors.
Nel marketing, ogni strategia ha un processo da affrontare. E per raggiungere un fine è utile analizzare a 360° ogni aspetto per poi pianificare, partendo sicuramente da uno studio/ricerca, ovvero capire chi sono i miei fornitori, i miei clienti, il contesto in cui l’azienda vorrebbe operare, per fare alcuni esempi. Dal momento che si ha un quadro preciso di partenza, si passa all’analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza sui quali migliorare, le opportunità da sfruttare per poter raggiungere gli obiettivi prefissati, che devono essere raggiungibili, specifici, rilevanti, realistici (metodo Smart).
E allora quali sono queste strategie?
Parlando di prodotto, potrebbe essere il suo aspetto, il suo packaging, il tipo di tappo, la forma e la consistenza della bottiglia (sostenibilità), l’etichetta che racconta l’azienda e il vino, le certificazioni e i premi che rassicurano tanto il consumatore, le strategie di prezzo, ovvero la sensibilità legata alla qualità, la distribuzione nei vari canali (Horeca, GDO, vendita diretta, e-commerce), e, punto fondamentale del Marketing, la promozione dei prodotti attraverso la pubblicità, il digital marketing, i social, le fiere, le degustazioni, gli eventi.
A questo punto del webinar, è stato prezioso l’intervento di Antonio Michael Zaccheo dell’azienda Carpineto che ci ha permesso di capire nel dettaglio, partendo dalla storia e arrivando alle strategie aziendali di marketing intraprese, come la sua realtà abbia potuto far fronte ad un pubblico sempre più vasto ed esigente, menzionando i vari packaging studiati appositamente per i vari mercati nazionali ed esteri, nonché le strategie per ogni paese e per ogni segmento di età (30 prodotti + l’olio, di cui 12 etichette per ogni mercato estero). Nel corso degli anni, la Carpineto ha puntato molto sull’innovazione e sulla sostenibilità, sulla riduzione e compensazione delle emissioni di CO2, obiettivo questo oggi sempre più strategico nell’ambito dell’azione – comunicazione delle aziende.
Nella serata tutti i partecipanti hanno degustato in contemporanea il Dogajolo Toscana IGT Rosso 2018.
SECONDO WEBINAR
La serata del 28 aprile è stata dedicata al Digital Marketing alla sua incredible evoluzione degli ultimi anni. Rispetto al passato, oggi le aziende hanno a disposizione molti strumenti per comunicare con il consumatore, oltre alle voci sempre importanti della pubblicità, delle pubbliche relazioni e delle vendite, c’è la promozione attraverso la partecipazione implementata dagli eventi, dalle fiere e dalle degustazioni che coprono un’ottima percentuale del budget dell’azienda. Abbiamo oggi il Digital Marketing, che è molto più della gestione dei social media e del sito Internet. Prima di internet, la comunicazione era unidirezionale e l’unica azione prevista era l’acquisto o meno del prodotto. Con la nascita dei blog tutto è cambiato. Perché, rispetto al sito che ha delle pagine statiche, il blog dà la possibilità di interagire, di lasciare commenti e instaurare così un dialogo tra consumatore e produttore. Poi grazie ai Social Media il dialogo è cresciuto. Oggi con i Social parliamo di brand, pubblichiamo foto delle bottiglie, ci confrontiamo con amici e followers, chiedendo consiglio, quindi creiamo contenuti dal basso che sono molto importanti per le aziende, che idealmente dovrebbero monitorare per riuscire a capire come si evolve la comunicazione e come vengono percepiti i loro prodotti. Nel processo del Digital Marketing, una volta definiti gli obiettivi, individuato il pubblico di riferimento, scelti gli strumenti e pianificato, si creano i contenuti e si valutano i risultati.
Come? Attraverso strumenti efficaci che vanno dai rapporti B2B (Business to Business), ovvero lo scambio con gli operatori, fino alla generazione di traffico sul sito internet lavorando sui motori di ricerca sia a livello grafico sia a livello di costruzione testi; passando per il coinvolgimento del consumatore attraverso il blog, i social e i forum di discussione. È sempre un punto focale fidelizzare il cliente attraverso i social o attraverso la newsletter, ad esempio, inviata con una certa cadenza che permetta un legame con il consumatore sempre più consolidato, con messaggi e linguaggi personalizzati. Come pure le degustazioni on-line, le presentazioni su PowerPoint o le schede tecniche caricate sul sito che servono in maggior misura a ristoratori, media, giornalisti o per chi si occupa di vendita. E poi c’è l’e-commerce che, mai come quest’anno di pandemia, ha aiutato moltissime aziende a superare le difficoltà. Un eccellente strumento di marketing se, strutturato come un’enoteca on-line ben organizzata e un catalogo dettagliato delle proposte, insomma una vera e propria user experience!
A tal proposito Matteo D’Agostino della Valdo Spumanti ci ha raccontato, durante questa seconda serata, l’utilizzo dei vari strumenti di marketing da parte dell’azienda per coinvolgere sempre più un pubblico variegato, come i tours Floral organizzati nei beach Club italiani o come, durante la pandemia, abbia raccontato e messo in evidenza il legame del vino con il proprio territorio, legame che oggi orienta i nuovi driver d’acquisto. Lo studio di varie e nuove etichette ha permesso di rivolgersi ad ogni segmento di mercato, con l’impiego anche di materiali di esposizione appositi come per esempio i totem con QR Code, un codice che inquadrato mostra un video delle Colline di Valdobbiadene. La Valdo Spumanti ha dedicato e dedica molto tempo e risorse a progetti di valorizzazione e si impegna in materia di sostenibilità nelle vigne e in cantina finanziando attività di informazione e formazione dei suoi conferitori e nel contenimento dei consumi energetici e dei rifiuti con il riciclo di tutti i materiali.
In degustazione durante la serata la Cuvée Viviana Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg Dry