di Biancamaria Caroli
In questo momento di emergenza per il Covid-19 la Delegazione Storica Fisar Roma e Castelli Romani ha deciso di allietare l’inizio della primavera, con la collaborazione di Gurmit Store (enoteca on line in cui è possibile trovare prelibatezze vinicole e gastronomiche regionali), organizzando tre aperitivi con il produttore. Gli incontri si sono svolti on line, introdotti dalla Delegata Angela Maglione e con gli interventi fissi di Paolo Pietromarchi (responsabile della didattica Fisar Roma e Castelli Romani) e Daniele Moroni di Gurmit Store, ma preceduti dalla consegna a casa di un pacco con i vini selezionati e le proposte di abbinamento culinarie. Una specie di viaggio in treno da Nord a Sud dello stivale, in partenza dal Binario 1!
Prima fermata – Gewurztraminer e Speck (Trentino-Alto Adige)
Accompagnati dal relatore Francesco Radiciotti, si parte da Cortaccia (BZ) sulla strada del vino. Qui troviamo la Cantina, Kellerei in tedesco, Kurtatsch rappresentata all’evento da Paul Tauferer che descrive in maniera sintetica ed esauriente il progetto di questa cooperativa, fondata nel 1900 e composta da 190 aziende familiari. Innovazione e impegno per la sostenibilità sono i loro capisaldi. “Zona per zona. Vino per vino” è una frase che li rappresenta al meglio. Nell’etichetta del vino degustato (Sudtirol Alto Adige DOC Gewurztraminer 2019) sono presenti tre cipressi che significano: terroir unico; team giovane e dinamico; famigliari e coi piedi per terra. Colore giallo paglierino intenso; all’olfatto emergono sentori di frutta tropicale (ananas), pompelmo, litchi, erbaceo; gusto molto fine, fresco, sapido, equilibrato e persistente. L’abbinamento proposto è con lo speck di fesa (più magro e meno conosciuto rispetto alla tipologia più acquistata) di Tito Speck, azienda rinomata. Ottimo e delicato, consigliato come abbinamento per l’antipasto. La freschezza e la gradazione alcolica del vino controbilanciano il grasso e la succulenza della pietanza.
Seconda fermata – Riesling e Salsa Tartufata (Lombardia)
Con la guida del relatore Fabrizio Ercolani arriviamo a Santa Giulietta (PV), dove si trova l’Azienda Agricola Isimbarda, per la quale è collegato Daniele Zangelmi. Gli obiettivi del produttore sono: perseguire la qualità e rispettare il territorio. Dal 2017 infatti è iniziata la conversione nel biologico terminata nel 2020. Il vigneto da cui si ottiene il vino degustato (Oltrepò Pavese DOC Riesling Superiore “Vigna Martina” 2019) è di circa tre ettari, si trova nel comune di Mornico Losana (PV) ed è caratterizzato da una forte pendenza e forti escursioni termiche. Colore giallo paglierino; all’olfatto affiorano sentori soprattutto di frutta tropicale (ananas, frutto della passione), fiori gialli e minerali; gusto fresco, morbido ed equilibrato. Si consiglia di versare il vino e attendere qualche minuto prima di degustarlo, proprio per permettere ai sentori del Riesling Renano di emergere con pienezza. L’abbinamento suggerito con la squisita salsa tartufata Giuliano Tartufi (azienda umbra specializzata soprattutto con passione in quest’ambito) è riuscito soprattutto con un risotto, perché gli aromi del vino e del tartufo trovano la massima armonia.
Terza e ultima fermata – Grillo e Patè di tonno e arancia (Sicilia)
Condotti dal relatore Vincenzo Russo, eccoci nella frazione Rilievo in provincia di Trapani, in cui è situata l’Azienda Fondo Antico, con l’enologa Lorenza Scianna e la rappresentante di Roma e provincia Stefania Scianna. Il grillo (“ariddu” in dialetto) è frutto di un incrocio tra il catarratto e lo zibibbo e con il suo colore e sapidità è la massima espressione in queste zone del territorio siciliano. Fondo Antico era un latifondo ed era chiamato in questo modo dalle persone che ci lavoravano. La famiglia Polizzotti-Scuderi, attuale proprietaria, basa la sua produzione sulla passione per le proprie origini, l’innovazione tecnologica e una vinificazione rispettosa del territorio. Puntano molto, infatti, sui vini monovarietali e della tradizione. Il vino degustato (Sicilia DOC “Grillo Parlante” 2020) è un emblema e simbolo del territorio da cui proviene. Colore giallo paglierino; all’olfatto emergono note agrumate, di frutta tropicale, floreali (zagara), mentolate; gusto fresco, sapido, morbido e con una buona persistenza. Abbinamento proposto azzeccato: tartine con il sublime patè di tonno e arancia dell’azienda Campo d’Oro (nel dettaglio la linea Villa Reale) con sede a Sciacca. Ottimo, perché l’acidità del vino controbilancia il grasso del tonno.
Purtroppo il viaggio è finito…ma spero di ripartire al più presto, magari in presenza.