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8 Ottobre 2015
Fisar Roma, una settimana tra Gambero e Riesling
16 Novembre 2015Cari soci,
come ben sapete sabato 17 e domenica 18 ottobre a Milano si svolgerà l’Assemblea Nazionale della Fisar, utile anche al rinnovo delle cariche sociali.
La nostra Delegazione sarà presente per sostenere da una parte Fabio Ciarla, candidato alla carica di Consigliere Nazionale, e dall’altra per fare il tifo per Piero D’Acunto e Riccardo Roselli, in gara per il titolo di Miglior Sommelier d’Italia Fisar 2015 Trofeo Rastal.
Si tratta di un appuntamento molto importante, dal quale passa la crescita della Federazione e il miglioramento della nostra stessa Delegazione.
Grazie a tutti quanti hanno deciso di partecipare a questi sforzi in ogni modo, da chi si è preso l’impegno di andare a Milano, investendo tempo e risorse, fino a chi ha sostenuto la Delegazione fornendo la propria Delega al voto, segno tangibile di vicinanza.
Di seguito, per opportuna conoscenza, il Programma (presente anche nel cloud del sito nazionale) sul quale verterà l’impegno di Fabio Ciarla nel caso, e lo speriamo vivamente, risultasse eletto al Consiglio Nazionale.
Ciarla Fabio – Delegazione di ROMA e CASTELLI ROMANI
Programma per la candidatura al Consiglio Nazionale 2015 (Formato PDF)
Perché la FISAR?
Perché sono da sempre nel mondo del vino per questioni familiari ma finora non avevo ancora trovato il mio spazio, così dopo gli enologi (i fratelli Ada e Valentino con esperienze internazionali) era ora di inserire nella famiglia Ciarla anche un sommelier. La scelta di Fisar si è basata sulla concretezza della proposta, i pochi fronzoli, la convivialità. Elementi che saranno alla base del mio operato, dentro o fuori il Consiglio Nazionale.
La comunicazione è il mio mestiere da sempre, il programma operativo che ho pensato è quindi fortemente orientato “da” e “verso” quello che penso di saper fare meglio. Tuttavia in base alla mia esperienza, e ai contatti avuti con soci di tutta Italia, ho messo in campo anche idee più ampie. Il tutto raccolto in tredici punti, alcuni non del tutto nuovi e quindi già pienamente condivisi. Il che fa ben sperare per l’operatività e la concretezza del nuovo Consiglio Nazionale che uscirà dall’Assemblea Elettiva 2015
1) Riorganizzazione e coordinamento degli strumenti di comunicazione
Vanno fornite linee guida per i siti internet e per le presenze sui Social Network delle Delegazioni, al fine di favorire un’immagine coordinata e coerente della Federazione. Per raggiungere i risultati migliori propongo di realizzare un piccolo “manuale d’uso”, o almeno dei punti imprescindibili, da distribuire ai delegati oltre alla nomina di un responsabile in seno al Consiglio Nazionale per questo specifico compito, che possa fare da riferimento e supporto per le delegazioni e verificare l’applicazione delle linee guida.
Inoltre sarà bene rivedere e ammodernare lo stesso sito internet della Federazione, anche tramite l’incremento della parte editoriale con articoli e approfondimenti delle Delegazioni
2) Roma e il centro Italia rappresentano un bacino troppo importante per non investire energie e tempo nella creazione di eventi e programmi che possano imporci all’attenzione dei media e degli appassionati. La situazione delle associazioni nostre concorrenti ci pone nella posizione di poter aspirare a far valere le nostre capacità e la nostra concretezza, dobbiamo sfruttarle al meglio per non perdere un’occasione irripetibile. Oltre a difendere le nostre posizioni dove siamo stati “attaccati” in modo diretto
3) Ampliare l’attività di ufficio stampa e fornitura contenuti per i media
Abbiamo al nostro interno professionalità in grado di fornire contributi di alto livello nel settore dell’enogastronomia, trovare e stringere rapporti in qualità di “service” su questi aspetti può essere un grande veicolo di visibilità a fronte di un piccolo sforzo
4) Creare nuovi rapporti di collaborazione e sponsorizzazione nel mondo dell’enologia
Grazie alla mia esperienza e ai rapporti stretti negli anni nel settore delle tecnologie per l’enologia, ho potuto constatare la voglia di confrontarsi di moltissime aziende che producono per il settore vitivinicolo. Si tratta di spazi utili per aumentare la preparazione dei sommelier e trovare nuove forme di sponsorizzazione per eventi e comunicazione
5) Video-degustazioni in streaming
Grazie alle nuove tecnologie e al sostegno di aziende produttrici o fornitrici (vedi punto 4) è possibile realizzare eventi di grande visibilità a basso costo come le degustazione online in streaming, gestite dalla sede nazionale e partecipate in diretta nelle Delegazioni che vorranno aderire con possibilità di interventi, registrazione della sessione ecc.
6) Ampliamento presenza e spazi regionali della rivista Il Sommelier
Insieme alle tematiche di ampio respiro, la rivista ufficiale potrebbe dedicare più spazio alle iniziative, ai focus, alle convenzioni delle singole regioni con contenuti pre-approvati
7) Realizzare programmi di gemellaggio tra le varie Delegazioni
Per raggiungere l’omogeneità interna serve anche il confronto diretto. Inoltre gli incontri periodici tra le Delegazioni, con visite in aziende e approfondimenti sui vitigni autoctoni di ciascuna zona, sono utili per stringere rapporti stabili e diventano momenti di crescita
8) Creazione di un rapporto stabile con l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) con lo sviluppo di iniziative comuni su alimentazione, consumo responsabile, salute ecc. e uno sconto sull’iscrizione ai corsi per sommelier riservato ai soci AVIS, soggetto quest’ultimo di grande autorevolezza e con una ottima presenza territoriale
9) Incremento e ampliamento delle convenzioni sia territoriali sia nazionali
10) Aumento della partecipazione dei soci, soprattutto al di fuori dei corsi, tramite il coinvolgimento in eventi periodici realizzati con un format nazionale replicabile
11) Rendere itinerante il Consiglio Nazionale e collegarlo ad eventi che possano far sentire sul territorio la presenza forte della Federazione in appoggio alla Delegazione ospitante
12) Istituzione di un master di formazione superiore per sommelier per selezionare un gruppo di soci in grado di presenziare e rappresentare la Federazione ai massimi livelli
13) Incremento dei contatti e dei rapporti di tipo lavorativo con aziende, società di selezione del personale ecc. al fine di rendere il percorso formativo in Fisar anche una modalità concreta di collocamento professionale